Un regalo sotto l’albero: Quiete apparente di Claudio Paganini

Un regalo sotto l'albero - Roggero

 

In occasione dell’evento Un regalo sotto l’albero,  vi segnalo il romanzo Quiete Apparente di Claudio Paganini. Buone feste e buona lettura.

 

 

Un regalo sotto l'albero - Quiete apparente - cover

 

Quiete apparente
di Claudio Paganini

FINALISTA AL PREMIO “1 GIALLO X 1.000”
Genere: Giallo
Pagine: 152
Prezzo libro: 14,50 euro
Prezzo ebook: 3,99 euro
ISBN libro: 978-88-9370-297-3
Brossura, cartoncino plastificato lucido
Data di uscita: 30 APRILE 2019
Ordinabile in pre-stampa direttamente alla casa
editrice dal 15/4/2019

La quiete del piccolo paesino di Vens, in Valle d’Aosta, viene turbata dal ritrovamento del
cadavere di una donna brutalmente assassinata. Nessun movente, nessuna ragione sembra
spiegare un simile delitto ma forse nel passato della giovane donna può nascondersi il
motivo di tanta violenza. Sarà compito del commissario capo Lombardi dipanare una
matassa che da subito appare intricata e misteriosa.
ZONA DI RESIDENZA DELL’AUTORE: GENOVA

Un regalo sotto l'albero - Quiete apparente - autori

 

Claudio Paganini è nato a Genova nel 1963 e risiede a Chiavari. Di professione guardia particolare
giurata, coltiva da sempre la passione per la lettura e la scrittura. Circa trent’anni fa ha iniziato la stesura
del suo primo libro “Quarta dimensione”, un sogno che è rimasto nel cassetto fino al 2007, quando la casa
editrice Gammarò l’ha pubblicato. Scrive un secondo libro, edito dalla 0111 Edizioni nel 2012, un
fantathriller intitolato “Pandemia. Ha scritto inoltre undici racconti brevi ambientati nel mondo del
paranormale raccogliendoli in un libro intitolato ”11 piccole ombre” pubblicato nel 2013 dalla casa editrice
0111 Edizioni. Sempre nel 2013 è uscito il suo quarto libro dal titolo “I Custodi del Destino”, sempre a cura
della stessa casa editrice. Ha pubblicato, sempre con 0111 Edizioni, una trilogia ambientata nel 1690 e
avente come riferimento il processo e la persecuzione delle streghe di Salem, il cui primo capitolo si
intitola “Wiccan – libro primo”. Il secondo capitolo si intitola “Nemico nell’ombra – libro secondo” e nel
2016 è uscito il terzo e ultimo capitolo della trilogia Wiccan: “Igat_She la Viaggiatrice – libro terzo”. Nel
2017, sempre a cura di 0111 Edizioni, è la volta di “Destini Incrociati”. Nel 2018 esce “ La Mano del
Destino” una sorta di sequel de “I custodi del Destino”, ma con sorprendenti e inaspettati risvolti.

 

Estratto da Quiete Apparente

Il locale era piccolo e illuminato da una lampada che scendeva nuda dal soffitto; gli occhi
bendati non le permettevano di osservare i particolari, ma i suoni che le arrivavano alle orecchie
erano ovattati, lontani. Sapeva che la parete alle sue spalle, come il resto di quella squallida stanza,
era pannellata da una perlinatura dozzinale mentre alcuni scaffali metallici odoranti di ruggine e
polvere erano l’unico mobilio che riusciva a ricordare dello sguardo fugace che aveva dato alla
cantina prima che la benda le impedisse di vedere altro. Le fascette di plastica, strette intorno ai
polsi legati dietro la schiena, le segnavano dolorosamente la pelle e anche i muscoli delle spalle le
dolevano sempre di più, tanto da cercare una posizione meno disagevole nell’attesa di quello che
doveva succedere.
«Dio, fa che finisca in fretta…» continuava a ripetere, mentre il silenzio opprimente
cominciava ad aumentare le sue insicurezze.
Un dolore improvviso, tra le scapole, le strappò un grido più di sorpresa che di dolore; non
c’erano state avvisaglie di quello che stava per accadere, non una parola, non un rumore, solo quella
fitta nella schiena che lentamente si stava tramutando in bruciore.
“Non fa troppo male”, si sorprese a pensare mentre la lama penetrava sempre più in profondità
togliendole il respiro, fino a sfiorare con la punta la parete del cuore; sentiva il sangue impregnare la
camicetta, ma era l’ultima delle sue preoccupazioni in quel momento.
«Ti prego Dio, non voglio soffrire…» aveva gridato, come se ci fosse ancora una possibilità di
sfuggire a quello che stava subendo. Un colpo secco e il pugnale era penetrato fino all’impugnatura
squarciandole il cuore e ponendo fine alla sua agonia; le sembrava di aver sentito un rumore, come
di legno che si scheggiava mentre si accasciava a terra senza fiato, contando i battiti che
velocemente rallentavano fino a fermarsi e quel terribile silenzio che ne era seguito fu l’ultima cosa
che riuscì a percepire prima di sprofondare nell’oblio.

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